Anche se ogni matrimonio è diverso dall’altro, un punto fermo comune a tutti i popoli è quello secondo cui lo sposo non deve assolutamente vedere la sposa vestita del suo abito prima della cerimonia.
Proprio per rispettare questa usanza, durante un reportage matrimoniale a Ravello, in Costiera Amalfitana, ho vissuto una delle situazioni più divertenti della mia carriera professionale.
Ecco come tutto è iniziato.
Lo sposo e la sposa, Pon e Anna, di origine russa, avevano appunto scelto le bellezze paesaggistiche e artistiche di Ravello per coronare il loro sogno d’ amore. La magia del paesaggio, l’incanto di Villa Rufolo e l’affascinante intimità di Villa Eva avrebbero contribuito a rendere il tutto fantastico e indimenticabile.
Premetto che fra i tanti momenti che gli sposi amano ricordare vi è quello dei preparativi, perciò il giorno del matrimonio mi sono recato come al mio solito dalla sposa per iniziare il racconto fotografico e immortalare così gli attimi salienti del cosiddetto “trucco e parrucco”.
Come è facile immaginare, ogni volta mi trovo di fronte a situazioni uniche, giacchè ogni sposa recepisce quei momenti secondo la sua personale inclinazione, ma in quella occasione non avrei mai immaginato di vivere un’esperienza tanto assurda e paradossale, da lasciarmi a bocca aperta e allo stesso tempo da darmi la possibilità di immortalare qualcosa che non credo si ripeterà mai più.
Giunto nella stanza e fatte le presentazioni di rito, mi sono messo subito all’opera, cogliendo in rapida successione dettagli del make-up, del bouquet, dell’abito che la sposa avrebbe indossato di lì a poco e così via. Tuttavia, mentre scattavo, mi accorsi che ,nascosta dalle tende, c’era qualcuno intento a parlare al telefono. Ciò nonostante, proseguii nel mio lavoro, anche se non potevo fare a meno di immaginare chi fosse quella figura al di là della tenda e per quale motivo si trovasse lì. Non nascondo di aver pensato per un momento che si trattasse dello sposo in procinto di piombare nella stanza dell’amata per sorprenderla nel suo incantevole abito da sposa. Fortunatamente i miei dubbi apparvero infondati: i preparativi proseguirono senza intoppi e ben presto tutti erano pronti per raggiungere Villa Eva, dove si sarebbe tenuta la cerimonia.
Mi ero quindi messo l’animo in pace, quando, improvvisamente, si sentì bussare alla porta. Credendo che fosse un invitato ansioso di vedere la sposa ormai pronta, mi misi in posizione per cogliere l’epressione di meraviglia sul suo volto, e invece i meravigliati risultammo noi nel constatare che , indifferente a qualsiasi tradizione, lo sposo cercava di entrare nella stanza, malgrado sapesse che gli era assolutamente vietato l’accesso.
A quel punto successe qualcosa di incredibile: mentre la sposa correva a nascondersi in una stanza attigua, da dietro la tenda spuntò la figura che avevo notato in precedenza e andò a posizionarsi al centro della stanza, come in attesa di qualcuno. La cosa strana era che indossava un rudimentale abito da sposa e aveva il volto coperto di veli.
Dopo aver superato la resistenza delle damigelle, lo sposo, finalmente nella stanza, si fiondò sulla finta sposa, ignaro di quello che lo aspettava.
Dietro i vari veli, in realtà, non si celava la sua amata, bensì suo fratello, con tanto di barba ispida !!
Lo sposo, rendendosi conto di quello che stava succedendo, scoppiò a ridere e la scena finì nell’ilarità generale. Da parte mia, ho imparato che come fotografo devo stare sempre all’erta per cogliere appieno l’essenza delle situazioni, perché…una sposa barbuta non è certamente all’ordine del giorno!!!